Iter per il riconoscimento di condizione di disabilità – Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
I genitori, sentito il parere del pediatra o degli insegnanti, si rivolgono all’Azienda sanitaria locale (per la provincia della Spezia A.S.L. n. 5) – reparto di Neuropsichiatria Infantile , sito in via XXIV Maggio alla Spezia.
Viste le numerose richieste di consulenza degli operatori sanitari il primo incontro può avvenire anche dopo 6/7 mesi.
Dopo accurati test gli specialisti compilano una diagnosi funzionale o una certificazione che esplicita le difficoltà riscontrate (nel caso ci fossero).
Per ottenere l’insegnate di sostegno è tuttavia necessario trasmettere richiesta di visita collegiale alla Commissione Medica.
Anche in questo caso i tempi di attesa non sono immediati.
Nel caso la Commissione Medica riconosca una condizione di disabilità fisica e/o psichica la documentazione sarà trasmessa all’Istituzione scolastica, che richiesrà all’Ufficio Scolastico Provinciale l’insegnante di sostegno.
SI RICORDA CHE L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO E’ UN INSEGNANTE DI CLASSE, segue l’alunno o più alunni, e lo fa con discrezione, coinvolgendo nel proprio operato tutti gli alunnni.
E’ possibile ottenere una INDENNITA’ DI FREQUENZA.
L’indennità di frequenza è stata istituita con la Legge 11 ottobre 1990, n. 289 per fornire un sostegno al reddito delle famiglie dei minori portatori di handicap. Questo beneficio economico viene concesso in periodi in cui la famiglia sistenga spese legate alla frequenza di una scuola (pubblica o privata) o di un centro specializzato per terapie o riabilitazione.
Gli interessati devono trovarsi in “stato di bisogno economico”, cioè dimostrare di apere un reddito inferiore a 4.853,29 euro annui (anno 2018 – Circolare n. 186 del 21/12/2017).
La misura dell’indennità di frequenza è stata uniformata a quella dell’assegno mensile di assistenza che spetta agli invalidi civili parziali, non è prevista la 23° mensilità e corrisponde a € 292,55 mensili.
E’ riconosciuta anche ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel, nell’orecchio migliore, nelle frequenze di 500, 1000, 2000 hertz, e che, per la loro minorazione, devono far ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici.